30/12/2008 -
Marco VezilEd anche il 2008 va in archivio. Ma prima che champagne, botti e panettone abbiano il sopravvento, vogliamo indurre Voi giovani lettori (ma anche genitori e dirigenti di società) ad una piccola riflessione, nata da un risultato “impossibile” di una partita del Campionato Under 15 della Campania, che ci ha fatto sobbalzare. Il Posillipo ha preso la classica “batosta” nel derby con il Flegreo.
Senza nulla togliere all’indiscusso merito degli avversari, ci ha sorpreso l’entità della sconfitta. Un “botto” di fine anno anticipato.
Conoscendo l’importanza della scuola pallanuoto del Circolo napoletano, sempre presente alle finali nazionali degli ultimi anni, abbiamo dato sfogo alla nostra curiosità.
Confermato il risultato (Flegreo - Posillipo 12-0), abbiamo appurato che i rossoverdi si sono presentati all’incontro con la squadra under 13.
E’ il tecnico Enzo Pariso a darci adeguati lumi: «La pallanuoto è uno sport di squadra - esordisce - ogni successo è il frutto del lavoro di gruppo: nessuno, neppure la “stella” più lucente, può ritenersi indispensabile. E questo, a maggior ragione, a livello giovanile dove stelle non si è ancora.»
«Lo sport è sacrificio, la pallanuoto forse ancora di più. - continua - Noi abbiamo un compito difficile: senza sostituirci o sovrapporci ai genitori, dobbiamo insegnare ai ragazzi la disciplina dello sport che, data la loro giovane età, potrà essere anche un indirizzo di vita. Per essere campioni, del resto, si deve prima imparare ad essere uomini.
Ogni anno, ad inizio stagione, per i naturali avvicendamenti si deve ricreare la squadra, il gruppo: finora, tra gli under 15, non è riuscito. E’ per questo che, seppure con dolore, ho ritenuto necessario dare ai ragazzi un segnale forte. Nessuna bocciatura, per carità! Sono giovani, dobbiamo lasciar loro il tempo di imparare ed è inevitabile che succederà così. Solo allora il gruppo si ricomporrà naturalmente e sarà una vera squadra.»
E’ un grande esempio: troppe volte abbiamo assistito a “scene” che non avremmo mai voluto vedere. Il rispetto verso gli avversari ma, soprattutto, verso i propri compagni ed i propri allenatori, è indispensabile nello sport e, per noi che l’amiamo, nella pallanuoto.
Il fatto
importante nella vicenda è l’appoggio della Società; altre volte, la mancanza di un segnale forte ha determinato situazioni insanabili, tutto a discapito della squadra e, di conseguenza, dei singoli giocatori coinvolti.
Buon anno a tutti, dunque.
Con la speranza di veder nascere tanti piccoli-grandi campioni.