Siamo campioni d'Italia.
Quello che sembrava una cosa impossibile da realizzare è diventato realtà. Pur pensando sempre positivo non mi aspettavo di vincere il titolo. Tra semifinali e finali abbiamo giocato 11 partite, pareggiandone una e vincendo le altre dieci, rimontando in molti casi. Questo significa che i ragazzi hanno carattere, che questa squadra ha un'anima.
Sono dei meravigliosi atleti, che sopportano quotidianamente le mie martellanti richieste di impegno,concentrazione, dedizione al lavoro. Forse oggi hanno capito che solo così si possono ottenere certi risultati. In questi giorni a Bari, ma anche a Roma durante le semifinali, ho vissuto delle emozioni che neanche quand'ero giocatore ricordo di aver provato. Mia madre, emozionata, al telefono mi ha detto che forse ho cominciato ad ottenere con i ragazzi ciò che come atleta non sono riuscito a prendermi. Credo che questo sia vero, ma la forza di certe emozioni nasce anche dalla genesi di questo campionato, dalla sofferenza che certi comportamenti mi hanno provocato. Sofferenza che solo le persone a me vicine hanno conosciuto. Il risultato è quindi frutto della maturazione di tutti i ragazzi, della loro voglia di rimboccarsi le maniche e di far vedere a chi non aveva voluto giocare con loro di che cosa potessero essere capaci.
Siamo la squadra con l'età media più bassa (15 anni e poco più), quella che subisce meno goal in inferiorità numerica, la prima come numero di espulsioni guadagnate e la seconda come percentuale di goal realizzati in superiorità numeriche. Sono numeri importanti e che testimoniano come il risultato sia meritato. Altra cosa che dicono i numeri è che abbiamo vinto quasi tutte le partite con i parziali a nostro favore nel terzo e nel quarto parziale. Segno della tenuta fisica e mentale dei ragazzi e della bontà del lavoro svolto da tutto il nostro staff: il professore Riccardo Mangione, nostro preparatore atletico, i tecnici Vito Violetti e Oreste di Pasqua e l'allenatore della prima squadra Enzo Copponi, tutte persone con le quali c'è un confronto quotidiano e la cui collaborazione è preziosissima.
I ragazzi: Davide, il miglior portiere del torneo secondo me. Strepitoso il suo anno. Mattia, un piccolo leone ai due metri, un '99 che anche nella finale ha guadagnato preziose espulsioni. Luca, motorino perpetuo e difensore eccellente,si sacrifica in un lavoro oscuro ma fondamentale. Michele, ha iniziato quest'anno e ha davanti a se la possibilità di crescere, anche perchè è sostenuto da un carattere e un'educazione incredibili. Gianluca, il talento puro. Ha giocato un torneo in crescendo con semifinali e finali di altissimo livello. Quando diventerà più cattivo potrà fare cose che lui nemmeno immagina. Marco, autore di un torneo eccezionale non solo per il numero di goal realizzati ma per il lavoro svolto in ogni parte del campo. Insostituibile. Marcolino, il nostro capitano silenzioso, il miglior difensore del torneo insieme a Baviera dell'Arechi. Non ha fatto toccare palla a nessun centravanti e ha realizzato goal fondamentali. Non potrei mai farne a meno. Manuel, ha giocato un torneo di altissimo livello con grande applicazione e spirito di sacrificio. Prezioso. Michelino, sempre nei primi sette e fondamentale sia in attacco che in difesa quando spesso gli è capitato di marcare il miglior esterno della squadra avversaria. Encomiabile. Giuseppe, il nostro centro, è diventato un altro giocatore grazie alla tenacia e all'applicazione. Forse è colui che meglio evidenzia lo spirito della squadra. Pilastro. Andrea, il talento piu' pazzo. Io l'ho fortemente voluto e lui ha cambiato con la sua velocità e scaltrezza il volto della squadra. Genio e sregolatezza. Simone, un 2000 campione d'italia, su cui punto moltissimo per il futuro. Alfonso un altro 2000 con la soddisfazione di aver fatto anche un goal. Gabriele, mio figlio, altro 2000 che ha avuto la possibilità di entrare in acqua. E' la luce dei miei occhi. Giovanni e Alessandro non sono venuti a Bari per gli esami di scuola media ma erano con noi a Roma e sono perni fondamentali dell'Under 15. Ringrazio il nostro dirigente, papà e tifoso Pietro Falcone la cui collaborazione è per me fondamentale.
Infine grazie ai nostri splendidi genitori, senza i cui sacrifici, tutto questo non sarebbe stato possibile e a tutti i tifosi che ci hanno seguito da lontano con tanta partecipazione e hanno organizzato una festa incredibile al nostro rientro.
Un grazie ai miei soci Enrico, Amedeo e in modo particolare Bruno, a cui dedico la vittoria, sta combattendo contro un avversario duro, ma il risultato sarà lo stesso. Vittoria.
Chiudo ricordando al nostro capitano che aveva visto bene. L'abbiamo scritta questa storia.
Grazie miei leoni.

* Allenatore Under 17 San Mauro Nuoto