17/02/2010 -
Domenico Sica *«E’ bello pensare a quanti ragazzini sono stati “strappati” alla strada con questo sport e sottratti alla droga, all’alcool e al bullismo e quanti, ancora, lo saranno nel futuro».
Lo dice Elio Picardi, vicepresidente provinciale della Federazione Medico Sportiva Italiana. Sono le 9 del mattino di una domenica come tante altre e, seduto a bordo della piscina della Canottieri Napoli, sta assistendo ad un incontro di pallanuoto under 13 tra gli esordienti di casa e quelli dell’Acquachiara. Lo spettacolo che si presenta “sotto il pallone” è suggestivo e coinvolgente: incitati dal tifo assordante di genitori, parenti ed amici, i piccoli atleti si affrontano in acqua con foga ed agonismo.
«Stiamo ricevendo oggi, come in tutte le occasioni analoghe a questa - ha continuato Picardi - una grande lezione di disciplina, educazione, lealtà, cameratismo e solidarietà. Dietro ognuna di queste calottine, qualunque sia il colore sociale, si nasconde un piccolo uomo che, praticando questo sport con sacrificio, passione e dedizione, e assimilando gli insegnamenti, soprattutto comportamentali, che gli vengono impartiti, impara, giorno dopo giorno, quali sono i valori della vita e della convivenza sociale. Da medico, poi, dico che nessuno di loro soffrirà di obesità o di altri malanni connessi alla pigrizia e ad una insana alimentazione: mens sana in corpore sano».
Dal volto di Picardi e da quello dei giovani allenatori traspare la soddisfazione per i risultati che si raggiungono. Si disputa, è vero, una partita di campionato e alla fine ci sarà una squadra vincitrice, ma la vera vittoria per tutti quelli che si impegnano in questo aspetto del “sociale”, in una città particolarmente difficile, sarà un‘altra: avere contribuito, insieme alla scuola che non deve essere mai disertata, a formare una “struttura” di spessore e di qualità in giovanissimi che saranno gli uomini di domani.
Si è avvicinato un genitore e ha detto di essere orgoglioso perché forse in suo figlio sta crescendo un piccolo campione. Ma per lui la gioia più grande è constatare che giorno dopo giorno il suo ragazzo
è sempre più concentrato nello studio, più rispettoso dei genitori e degli altri, più allegro ed altruista, più forte verso le cattive tentazioni che si nascondo dietro l’angolo e, anche, più attento all’alimentazione: più sano, insomma.
(* da Il Roma del 10.02.2010).