L'attenzione degli appassionati di pallanuoto è concentrata, in massima parte, sui campionati nazionali, nei quali alcune situazioni non si verificheranno mai: difficile, o meglio impossibile, ad esempio, che nessuna delle due squadre si presenti a disputare l'incontro programmato in calendario.
Nella pallanuoto "minore" questo può accadere.
Lo spunto viene dal Notiziario n°24 emesso dal Comitato Regionale Ligure - Settore Giustizia Federale lo scorso 26 aprile.
Nel campionato Juniores - Girone Eccellenza - non viene disputato l'incontro tra RN Imperia e Rapallo Nuoto programmato alla Cascione di Imperia il 18 aprile.
Questa la sentenza del giudice regionale:
"Alle rispettive società la sconfitta a tavolino con il punteggio di 5-0 ed un punto di penalizzazione in classifica. Inoltre alle rispettive società viene comminata la sanzione amministrativa di € 60,00 per carenze organizzative."
L'incontro è ininfluente per la qualificazione alla fase nazionale: da tempo le due squadre sono tagliate fuori dalla corsa ai tre posti che contano.
Il mancato arrivo di una squadra prevede (RPN 5.4) "la sconfitta a tavolino, con il punteggio di 0 a 5 e la penalizzazione di 1 (uno) punto in classifica, nonché con la sanzione pecuniaria di € 500,00 riconducibile ad € 200,00 nel caso di attività Regionale, salvo eventuali attenuanti dell'Organo giudicante in presenza di manifesta collaborazione della stessa Società".
Forse il fatto che a non presentarsi siano state le due squadre è un caso di "manifesta collaborazione" delle due società?

Sullo stesso notiziario, il provvedimento sulla mancata disputa dell'incontro RN Sori - RN Savona, sempre per il campionato Juniores Liguria - Girone Eccellenza:
"L'incontro tra le squadre non si è disputato a causa della dell'assenza del medico di servizio, pertanto si delibera la sconfitta a tavolino del RN Sori per 0-5. Ammenda di € 60,00 alla società RN Sori per carenza organizzativa."
Valgono le stesse considerazioni di prima. Se l'incontro fosse stato decisivo per la classifica forse si sarebbe trovata una soluzione, sostituendo il medico impossibilitato a giungere a destinazione.

Situazione analoga, ma di "peso" ben diverso, quella registrata a Firenze per l'incontro Fiorentina Nuoto - Roma Vis Nova, valido per la 3^giornata di ritorno del Campionato Allievi A - Girone 3. Di fronte la capoclassifica ed il fanalino di coda: risultato scontato.
Anche qui manca il medico di servizio e la squadra ospitante viene sanzionata con la sconfitta a tavolino con il risultato convenzionale di 0-5.
Questa la sentenza emessa dal giudice unico:
"In relazione all'incontro Fiorentina Nuoto - Roma Vis Nova, visto l'art. RPN 10 il Giudice Unico decreta il risultato convenzionale di 0-5 in favore della società Roma Vis Nova."
In base a quanto prescritto dal regolamento (RPN 10) "In mancanza del medico di servizio l'arbitro non può dare inizio all'incontro e, dopo un'attesa di mezz'ora, perdurando l'assenza del medico, è assegnata la sconfitta a tavolino con il punteggio di 5 a 0": la sentenza formalmente più corretta è quest'ultima. La RN Sori potrebbe quindi fare ricorso sulla sanzione pecuniaria.
Ma si parlava di diverso peso: intanto perché il campionato ha carattere nazionale, poi perché il danno subito dalla squadra ospite è stato ben maggiore, se non altro in termini di chilometri percorsi invano.
E' curioso che la sanzione più "onerosa" sia stata comminata nella situazione meno "grave".

Come c'è curiosità sull'esito del ricorso inoltrato da una società partecipante al campionato Juniores laziale avverso la sentenza del giudice che ha ribaltato la vittoria in vasca della propria squadra con la sconfitta a "tavolino", per la posizione irregolare di un giocatore.
L'atleta in questione, espulso per brutalità in un incontro di serie B in cui ha giocato con l'istituto del "prestito alternativo", non aveva finito di scontare la squalifica.
Alla base del ricorso c'è la presunta mancata comunicazione della squalifica alla società "madre".
Si osserva, tuttavia, che il fallo per brutalità è tra quelli che prevedono la squalifica automatica (RGPN - Art. 22.2) ed il giocatore che l'ha commesso non può non sapere perché è stato espulso (avrà visto i suoi compagni subire un tiro di rigore e giocare per 4 minuti in inferiorità numerica?).
In tal caso, secondo il regolamento, al giocatore "è inibita, fino alla data del turno di squalifica automatica, qualsiasi attività federale intermedia."
L'esito del ricorso appare chiaro, ma le "sorprese" sono all'ordine del giorno.
Forse è meglio, all'inizio della stagione sportiva, dettare procedure di comportamento uniformi. Per il bene dalla pallanuoto è necessario, almeno nell'applicazione del regolamento di giustizia, evitare il ricorso all'interpretazione.
Una trasparenza cristallina si impone.
E comunque, per evitare di subire o di promuovere azioni ingiustificate, è meglio che le Società ed i giocatori conoscano il regolamento.

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